Mutande 377° Lunedì
Buongiorno a tuttə tranne alla burocrazia tedesca e al Wohnungsgeberbestätigung. Ecco un po’ di link che a differenza mia sanno cosa stanno facendo:
Gennaio è il mese del comune buon proposito di bere meno. Prego da questa parte per saperne di più su come quando e perché.
Tofu + noodles + salsa piccante = sì grazie.
Delle tante critiche che vengono mosse a questa nuova versione di Sex and The City una cosa bisogna ammetterla: la storyline queer, per quanto inserita con la stessa delicatezza di quando forzi le porte della metro per non perderla, almeno è scritta e gestita bene dalle sapienti manine di Samantha Irby, una bella persona autrice di altre belle serie tv.
E intanto che siamo qui, anche Yellowjackets sta facendo le cose bene a 360° gradi.
Hanya Yanagihara invece è quel tipo di autrice che non risparmia niente ai suoi poveri personaggi, sopratutto se si tratta di uomini gay. Qui la recensione di Andrea Long Chu del suo nuovo romanzone, con la sentita preghiera di smetterla grazie.
Fra Ddl Zan e harmful speech, dove finisce la libertà di parola?
Aaah, l’insonnia! Certo, il debito di sonno è un fardello terrificante, ma scoprire che partendo dal gambo di un broccolo in 194 giorni puoi ottenere un nuovo broccolo con solo tanta pazienza e un po’ di acqua è comunque un fatto interessante.
Forse non siamo più in grado di leggere criticamente, ed è un bel problema.
Un bell’articolone dettagliato tutto sulla saga di Hellraiser: da come è nato, all’impatto che avuto sulla cultura horror e non solo, alla nuova versione in cantiere con Jamie Clayton nel ruolo di Pinhead.
Come si fanno funzionare le relazioni? Leggendo letteratura queer.
Titoli belli per articoli belli: Dance Floor Epiphanies: Spaces for Collective Healing.
Ancora una volta, con sentimento: un pezzone (in italiano) denso e bellissimo sul nuovo capitolo di Matrix e i suoi mille piani di lettura.
Tweet meritevoli parte uno, parte due e parte tre.
Momento del disclaimer: le foto qui sopra sono state reperite principalmente via Tumblr/Instagram, e se ci cliccate sopra arrivate alla fonte. L’immagine in apertura invece è opera di una persona a cui voglio molto bene.
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