Mutande 341° Lunedì
Buongiorno dalla newsletter che la scorsa settimana è uscita di casa, si è presa del nevischio in faccia e poi ha guardato molte molte puntate di Search Party. Tutto qui.
Link belli come i prugni in fiore:
Per tenervi impegnatx anche questo fine settimana.
Su quello che sta succedendo a San Berillo e in Inghilterra.
Sul “caso Gorman” le traduzioni e l’editoria italiana, come raccontato da Martina Testa.
You’re walking down the street, and you’re queer, whatever that means. And you see another person, who’s walking in the opposite direction, and you know that they’re queer, whatever that means. And they, you assume, know that you’re queer, whatever that means. Because when everybody jokes about the gaydar, you know to say that queer recognizes queer. Without a word, queer recognizes queer. You know to name the history of oppression that necessitated that queer people use secret communication, develop a new sense to know who is safe and who is not, a new sense to make visible what to others can remain invisible.
Come sarà quando potremo di nuovo toccare gli estranei?
La lunga storia del mito della verginità.
Non c’è vaccino per il lutto.
Elliot Page si conquista la copertina di Time e questo articolone.
Il podcast che disseziona sapientemente i teen movies.
Le minaccie alla comunità LGBTQ+ in Ghana.
Tweet meritevoli parte uno, parte due, parte tre, parte quattro e parte cinque.
Momento del disclaimer: le foto qui sopra sono state reperite principalmente via Tumblr/Instagram, e se ci cliccate sopra arrivate alla fonte. L’immagine in apertura invece è opera di una persona a cui voglio molto bene.
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